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Scopri la storia di Emma

Emma era stata scaraventata giù da un’auto a soli 8 giorni perché il suo muso deforme, un grave difetto di nascita, non le avrebbe permesso di essere una buona macchina da lavoro. Grazie alle donazioni ricevute in seguito ad un commovente appello e al successo che la sua storia ha raccolto sui social, abbiamo potuto prenderci cura di lei fino a permetterle di recuperare peso e forze.

Emma è stata operata il 18 novembre nella clinica ZetaVet in Transilvania specializzata in equini. L’intervento è stato coordinato dal Dr. Palle Brink, medico danese che ha operato diversi cavalli con questa rara patologia.
Un’operazione molto difficile per la quale è stato necessario rimettere in sesto la cavallina.

Quando è stata trovata Emma pesava solo 27 kg, ma in questi mesi, con le cure che le abbiamo dato, ha raggiunto 97 kg, il peso giusto per poter affrontare l’operazione.
Ad una settimana dalla sala operatoria possiamo considerare l’intervento riuscito. Le condizioni della cavallina sono buone, Emma è sotto terapia antibiotica e già da qualche giorno ha cominciato a mangiare del fieno con gusto. E’ ancora un po’ debole ma il suo umore è decisamente ottimo: ogni mattina accoglie la veterinaria Paula con un gioioso nitrito!

La prognosi dunque è positiva e speriamo di poterla portare a casa al più presto.

Siamo felici e commossi perchè la puledrina ha avuto una chance grazie al sostegno di tutti i nostri amici donatori.
E’ grazie al vostro amore se Emma, ad oggi, sta superando così bene il post-operatorio. Continuate a seguirla!

Se tu mi avessi visto mi avresti sicuramente aiutato. Ma non eri lì, mentre vagavo spaesata su quelle strade troppo grandi per me, che ero venuta al mondo solo 8 giorni prima. Mi chiamo Emma e oggi voglio raccontarti la mia storia.

Alcuni giorni fa il mio padrone ha deciso di disfarsi di me, credendo che a causa del mio muso deforme non avrei potuto diventare una cavalla forte e sana, adatta a trainare il carretto. Avevo solo 8 giorni quando mi ha portato via dalla mia mamma e mi ha caricato su un’auto insieme a due cani che teneva a catena nel cortile con noi. Ci ha scaricato in un posto sconosciuto lontano da casa e ci ha lasciati lì: tu sicuramente non ci avresti mai abbandonati. I miei amici cani sono scappati via a cercare del cibo e io mi sono ritrovata sola. Ho avuto tanta paura.

Poi alcune persone si sono avvicinate e una ragazza ha addirittura cercato di darmi del latte con le mani, perché hanno capito che avevo tanta fame. Sentivo che c’era una discussione concitata tra le persone che mi circondavano: non sapevano cosa farsene di me. Origliando i discorsi, ho sentito che la polizia locale parlava con una dottoressa, una certa Roxana dell’associazione Save the Dogs che aveva deciso di raggiungermi e di aiutarmi: forse ce l’avrei fatta!

Roxana e gli amici di Save the Dogs mi hanno portato ad Impronte di gioia, un vero paradiso, dove mi hanno dato uno spazio tutto per me, un letto di paglia e un biberon. Qui ho stretto amicizia con Gregor, un puledro come me che ne ha passate tante, ma che ora è cresciuto e sta benissimo!

Il mio caso, però, è un po’ più delicato: questo musino storto potrebbe crearmi dei problemi più avanti, quando il mio cibo da liquido diventerà solido e dovrò iniziare a ruminare, e non si sa bene se riuscirò a masticare in modo corretto il foraggio. Il mio futuro è ancora avvolto dall’incertezza, ma so che TU e Save the Dogs farete tutto il possibile per aiutarmi a crescere nonostante questo handicap che mi rende così speciale.

Emma