fbpx

30 cani di Odessa tratti in salvo dalla guerra

Quella di ieri è stata una giornata intensa e a tratti piena di angoscia. Ma ora che sono in salvo, vi raccontiamo con un animo pieno di gioia come siamo riusciti a far evacuare 30 cani del rifugio Loving Hearts di Odessa e a portarli in salvo al nostro rifugio di Cernavoda (Romania).

 

Tutto è iniziato da una richiesta di aiuto, Olga la manager del rifugio, al quale abbiamo già portato cibo, ha chiesto il nostro aiuto per far evacuare 30 dei suoi 180 cani, dopo che la sua struttura è stata gravemente danneggiata da colpi di artiglieria.

Avevamo già previsto di aumentare la capacità del nostro rifugio di Cernavoda nell’eventualità di accogliere animali in fuga dalla guerra.

Con un grande impegno da parte del nostro team ci siamo quindi preparati per accogliere questi primi 30 cani: il più grande salvataggio nella storia di Save the Dogs.

 

 

Qui sotto ripercorriamo le tappe della giornata di ieri che si è conclusa nel modo che speravamo: i cani sono salvi, al sicuro al nostro rifugio. Ci prenderemo cura di loro e speriamo presto di trovare loro una famiglia adottiva.

IL DIARIO DELLA GIORNATA

Ore 9:00 – Olga è la manager del rifugio ‘Loving Hearts’ di Odessa. In questo istante sta evacuando 30 cani dal suo rifugio, destinati al nostro centro in Romania, per essere affidati. Sono molte le incognite del viaggio attraverso la guerra.

Ore 9.40 – I 30 cani di Olga sono per strada. Il mezzo viaggia lentamente, per via dei numerosi checkpoint militari.

Ore 10.40 – Quattro furgoni di Save The Dogs sono in viaggio verso il confine con l’Ucraina, per caricare i cani che arriveranno da Odessa.

Ore 12.50 – Problemi alla frontiera ucraina: divieto di oltrepassare il confine per l’autista alla guida del furgone che trasporta i cani. Avendo meno di 60 anni, rischia accusa di diserzione. Siamo pronti ad andare noi dall’altra parte per trasbordare i cani, rimanendo all’interno della dogana. Olga non ha la patente e sta cercando disperatamente di trovare una persona che possa guidare il camion e portare i suoi 30 cani in salvo. Rimaniamo in contatto con lei con difficoltà, ma la seguiamo nel suo viaggio, con il cuore in gola.

Ore 15 – Grazie all’aiuto di un autista romeno che si è volontariamente offerto di aiutare Olga, il viaggio verso la speranza continua. Sarà lui a guidare il veicolo con a bordo i 30 cani verso la salvezza.

Ore 15.40 – I cani sono ancora bloccati sul confine con la Romania. Siamo in trattative da ore, con il fiato sospeso.

Ore 16.00 – I cani stanno attraversando il Danubio. Poco più di venti minuti di tragitto verso la salvezza. Il tratto fluviale che separa le due frontiere è breve, ma a portare le persone e gli animali in salvo è una chiatta trainata da un rimorchiatore. Prima verranno fatte scendere le persone, per ultimi i mezzi di trasporto. Il Danubio qui è una linea sottile tra la guerra e la salvezza. Noi continuiamo a sperare che tutto vada bene.

Ore 18:47 – Sono arrivati! Questo il messaggio di uno dei membri del team che da tutto giorno sta aspettando l’arrivo dei cani alla frontiera di Isaccea.

Siamo tutti inondanti da una grande emozione. Dall’Italia alla Romania il team Save the Dogs aspettava questo momento: sono salvi! Presto raggiungeranno il nostro rifugio di Cernavoda. Ad Olga daremo cibo, gabbie, medicinali e coperte per i cani rimasti al rifugio ad Odessa.

Olga tornerà a prendersi cura degli animali rimasti al suo rifugio. Noi continueremo ad aiutare Olga che torna dall’altra parte del fiume dove la guerra purtroppo continua.

 

SOSTIENI IL NOSTRO IMPEGNO IN PRIMA LINEA PER I CANI VITTIME DELLA GUERRA

Dona per il fondo emergenza