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Gli animali entrano nella Costituzione, ora chiediamo azioni concrete

Dopo l’approvazione definitiva da parte della Camera dei deputati del disegno di legge che introduce la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella Costituzione, quello che ci aspettiamo ora sono impegni concreti.

Se le leggi non sono conseguenti ai principi rischiamo di avere solo delle belle parole. Penso ad esempio alle dichiarazioni dell’Onu sui diritti dell’uomo e sui diritti dell’infanzia…. O dell’articolo 13 del Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009, che riconosce gli animali come esseri senzienti ma che è stato disatteso in moltissimi ambiti, nonostante alcuni passi avanti importanti.

Come Save the Dogs pensiamo che il primo passo concreto in Italia per dare coerenza a questa decisione sia la revisione della Legge quadro sul randagismo, la 281/91, ma anche un inasprimento delle pene legate al maltrattamento, all’abuso e all’uccisione degli animali. Nel codice penale le pene previste ora sono troppo blande.

Il nostro pensiero è poi rivolto ai cosiddetti “animali da reddito”: suini, pollame, vacche da latte. Milioni di animali trattati come oggetti, privi di diritti fondamentali.  Sarebbe ora di intervenire sull’allevamento intensivo e sul trasporto su gomma, senza aspettare che sia l’Europa ad imporcelo.

Questa riforma colma sicuramente un vuoto nella nostra Costituzione, ma non possiamo considerarla un punto di arrivo, bensì solo un punto di partenza per ottenere davvero la tutela e il rispetto degli animali nelle leggi italiane. Tutela e rispetto che Save the Dogs continuerà a chiedere come stiamo già facendo, per esempio, con la campagna #Liberidallecatene, insieme a Green Impact, Animal Law Italia e FONDAZIONE CAVE CANEM. E d’ora in poi il nostro impegno, insieme ad altre associazioni, avrà sicuramente una leva in più per ottenere risultati concreti in grado di cambiare veramente la vita degli animali.

Sara Turetta

Presidente, Save the Dogs and Other Animals Onlus