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Il riscatto di Maya e dei suoi piccoli

Gli occhi di Maya hanno sempre detto tutto”, racconta Giuliana Adamo, responsabile di Non Uno di Troppo, il nostro programma dedicato al contrasto al randagismo in Campania e Calabria. “Lo hanno fatto fin dal primo giorno”, ricorda.

Quando mamma e piccoli sono stati soccorsi dal Rifugio erano in condizioni drammatiche: erano così magri che si vedevano le costole. Maya rimaneva sdraiata nella sua cuccia per ore, con gli occhi fissi nel vuoto mentre i suoi cuccioli le dormivano vicini. Non sappiamo con certezza cosa le sia successo, ma le sono state tagliate le orecchie e fin dal primo giorno abbiamo avuto il sospetto che fosse stata sfruttata per fare cucciolate, una pratica crudele e ancora troppo diffusa.

Se il Rifugio del Cane San Francesco non li avesse soccorsi, probabilmente nessuno di loro sarebbe sopravvissuto. Oggi, grazie al lavoro dei volontari, si stanno lentamente riprendendo.

Quando è arrivata era scheletrica, ma adesso è bella in forma”, prosegue Giuliana. “Ovviamente è stanca, perché crescere dei piccoli non è facile, ma ogni giorno fa una pausa lontano da loro per riposarsi”.

E anche il suo sguardo è cambiato. “Ora è lei a cercare le coccole e qualcuno a cui affidarsi. Si vede proprio che ha bisogno del supporto di una persona con cui condividere una vita di amore e serenità”.

Appena finirà di allattare i cuccioli, ci occuperemo della sua sterilizzazione. Intanto per lei e i piccoli si sta cercando un’adozione, con la speranza che tutta la famiglia possa presto lasciarsi alle spalle quello che ha vissuto.